I due termini spesso vengono confusi. Facciamo un’pò di chiarezza a riguardo.
L’efficacia afferisce al risultato. L’efficienza all’abilità di perseguire i risultati, impiegando le risorse minime indispensabili. La produzione definisce ciò che abbiamo ottenuto in termini di prodotti finiti (nel mondo delle Vendite sono tipicamente le “Chiusure” ), la produttività rappresenta invece la capacità di ottenere un’eguale produzione ottimizzando il processo ( nel mondo delle vendite la percentuale di “Chiusure”).
Parliamoci chiaro: siamo tutti pagati per i risultati che otteniamo e il nostro assegno, viene mensilmente firmato dai nostri clienti. Aggiungiamo che: non siamo gli unici a vendere le auto e i servizi connessi; i clienti sono ben informati e odiano rimanere delusi e non è detto che torneranno da noi per soddisfare la loro esigenza palese o apparente.
Quindi? Come possiamo aumentare i nostri risultati, elevando il nostro livello di efficienza, nel rispetto dell’etica e del valore della fidelizzazione?
Il tema è molto complesso e richiederà diversi approfondimenti. Attraverso il nostro consueto approccio cognitivo vogliamo condividere con voi alcuni suggerimenti, con l’auspicio che possano aiutarvi nel complesso lavoro che abbiamo scelto di svolgere. Osservando coloro che riescono a coniugare risultati, con alta produttività, abbiamo colto alcune semplici abitudini che fanno la differenza. Le abitudini sono composte di “pensieri”, i quali a loro volta scaturiscono dalle domande che poniamo a noi stessi. Imparare a prendere il controllo dei nostri pensieri, ci aiuterà a plasmare abitudini che ci renderanno più produttivi. Noi creiamo le nostre abitudini e loro si impossesseranno di noi, anche se ne saremo meno consapevoli. Con più consapevolezza faremo scelte migliori, grazie alle quali otterremo migliori risultati. Ricordiamoci che la maggior parte delle abitudini sono indipendenti dalla conoscenza e dipendenti dal subconscio. Sprechiamo enormi energie in atteggiamenti inconsci, che spesso ci allontanano dai nostri obiettivi: prima di costruire nuove abitudini e utile rimuovere quelle dannose. Prendiamone coscienza e recuperiamo il tempo perso! Del resto anche Confucio ci ricorda che “Imparare senza pensare è fatica perduta; pensare senza imparare è pericoloso”.
Proviamo ad imparare osservando i “campioni”. Essi si concentrano e si allenano con maniacale persistenza sui”FONDAMENTALI” della loro professione. Lo sport rappresenta una metafora cui ispirarsi per modellare chi si distingue. Un atleta di primo livello, sviluppa, nel tempo, una mentalità vincente e rituali quotidiani di potenziamento fisico e mentale. Tutto ciò comporta enormi sacrifici, a fronte dei quali si ricevono meritate ricompense, come ci ricorda l’indimenticabile Muhammad Ali: “Ho odiato ogni minuto di allenamento” e aggiunge “Non rinunciare. Soffri ora e vivi il resto della vita come un campione”.
I nostri esercizi quotidiani sui “fondamentali” della nostra professione si suddividono in tre fasi: Riscaldamento, tutto ciò che pensi e fai prima di iniziare la tua giornata lavorativa, Allenamento, lo sviluppo del lavoro quotidiano, il Defaticamento, le attività necessarie da compiere dopo lo sforzo.
Focalizziamoci sul Riscaldamento. I nostri muscoli emozionali devono correttamente predisporsi al lavoro di potenza e flessibilità. Il miglior modo è rappresentato proprio dal mettere fisicamente in moto il corpo per facilitare la secrezione degl’ormoni idonei al “risveglio”. Per orientare bene la mente suggeriamo due semplici attività: la compilazione di un diario nel quale riportare i propri intenti, programmi e obiettivi giornalieri e qualche minuto di buona lettura. Il tutto poggiato su una solida base di gratitudine: quali sono i motivi per cui siamo grati, cosa ci rende già fortunati
Le Domande Chiave che guideranno il nostro pensiero sono: “ Cosa mi spinge a fare del mio meglio? Per quale ragione mi impegnerò oggi? Cosa è veramente importante per me? Quali sono i miei reali obiettivi? ”
Un buon riscaldamento è il preludio ad un allenamento produttivo. In attesa di soffermarci sulla successiva fase, vi invitiamo a riflettere su questi spunti e ad iniziare ad apportare, se lo volete, le migliorie suggerite. Iniziamo con semplici passi: scrivere i motivi per cui siamo grati e quelli che ci spingono ad agire. Se avete privilegio di avere un buon allenatore, condividete questi pensieri con lui/lei. Vi aiuterà ad orientarvi nel processo e sosterrà la vostra crescita.
Contate su di voi: risvegliare il proprio potenziale è quanto di più eccitante possa esserci nella vita.